Palermo: Presentato a Villa Niscemi il libro “Eccesso di creatività di Federico Virzì.

Si è svolta sabato pomeriggio a Palermo, nella splendida cornice della Sala delle Carrozze di Villa Niscemi, la presentazione del nuovo libro “Eccesso di creatività” di Federico Virzì – Edizioni Billeci. L’evento è stato moderato dal giornalista Mario Liberto e organizzato dall’associazione Kermesse con il patrocinio del Comune di Palermo. Qualcuno di voi si chiederà, ma chi è Federico Virzì? Federico Virzi’ (nipote d’arte del poeta palermitano Giuseppe Forestieri) nasce a Palermo il 14 maggio del 2000. Sin da piccolo dimostra un amore per l’arte e la letteratura, grazie anche agli insegnamenti di suo nonno che lo introduce al meraviglioso mondo della poesia. Inspirato dalla passione per la scrittura, frequenta il liceo dove incontra, grazie alla Professoressa Donatella Gentile, il mondo dei classici verso i quali nutre ancora oggi una profonda passione. Significativi saranno poi gli incontri con Dante, Seneca, e, come autore moderno, Stephen King, ai quali l’autore si inspira come modelli di scrittura, filosofia e poesia . Altro incontro significativo sarà quello con il teatro, al quale verrà introdotto grazie allo scrittore e drammaturgo Rosario Palazzolo. Successivamente avrà modo, grazie alla regista teatrale Elisa Parrinello, di approfondire questa sua grande passione, entrando a far parte della compagnia del Ditirammu, di cui l’autore è attualmente membro. Grazie ad essa avrà anche modo di lavorare con alcuni attori e registi come Gigi Borruso, Patrizia D’Antona, Stefania Blandeburgo e Filippo Luna . Di fronte all’immaginazione nulla è criptico, tutto è concesso. Dare corpo all’immaginazione – scrive nella prefazione del volume Donatella Gentile – attraverso la forza evocatrice della parola, è questa la sfida di Federico nel suo romanzo di esordio “Eccesso di creatività”. È sorprendente come a soli diciassette anni trovi il dominio espressivo per trattare gli incubi come la più solida delle realtà, in un ritmo narrativo che tiene viva la suspense fino allo scioglimento finale. Dentro e fuori si confondono continuamente nelle pagine del racconto e si scambiano i ruoli. La grigia stanza 14 del manicomio-prigione, in cui è rinchiuso Vincent, è il luogo dove ci relega la paura e le infermiere dagli occhi vitrei e dalle labbra cucite sono le proiezioni delle nostre peggiori angosce, mentre il sole, il mare e lo sguardo di chi ci ama sono sepolti in profondità dell’animo inattingibili perfino a noi stessi. Recuperarli alla memoria e riconquistare insieme alla verità anche la libertà e la pace è nel romanzo una lotta estenuante contro il peggiore dei carnefici, Sinclair, dal vestito nero come il buio. Eccesso di creatività nei prossimi mesi sarà presentato in alcuni comuni della provincia di Palermo e di Trapani ed è disponibile all’acquisto collegandosi sui siti online ibs ed Amazon