LACRIME DI STELLE

Son qui e non so che fare

son qui e mi chiedo perché

sono in preda a tanti pensieri

 da trascendenza svincolati,

ma neanche appagati       

dal solito, patologico orizzontale.

Soffia il vento tra i miei capelli e tra gli ulivi

e la sua voce aleggia

leggera nel fruscio rapido

dei  rami che si agitano

e si abbracciano nel sussurrarsi

la nuda verità.

Cammino tra zolle umide e prive di sentiero

e vedo lacrime di stelle

giacenti sul trifoglio diamantino.

( Cerchi ascensionali, ed.Il Convivio)

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LA STORIA?

Lasciami pensare, non mi chiamare:

il secchio è pieno di farfalle

e vogliono volare .

Su vieni, l’ambrosia scende dal cielo

e ci invita a rigenerare

vita, mondo, pensieri!

Le tue parole non m’invitano all’azione

tra poco l’oggi sarà ieri:

immobilità sonnolenta

corpuscolo di polvere

nel deserto perturbante

della storia che non c’è.

L’acqua temporale

a poco a poco spegnerà

i crepitìi improvvisi

i tepori, ma non i calori

le fiamme fulgide di grandi azioni.

La storia è una, sempre uguale

non esistono fiamme vere.

Scorri i secoli, scorri gli imperi

sempre allignano i fiori del male

che danno frutti sempre nuovi e uguali:

costante connotazione

di mutate forme d’orrore.

(Poesie come dialoghi, c..ed. Thule )

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FRANCESCA LUZZIO