I miei tramonti… (Castel di Tusa – ME)

Doveva chiamarsi

nostalgia,

se una lacrima

delirava nei pensieri

che volevano

raggiungere l’anima.

Ma rimasero in gola.

È lì, che si ferma il pianto,

in quel nodo

dove s’impiglia l’addio

e cela se stessi

in quel tramonto

che rapisce

e grida agli istanti

svaniti per sempre;

e tra l’andare

e il venire del sole

l’anima si costruisce

i ricordi.

Rosa Rampulla