Sono

Mare dentro

e terra tra le dita

sono

cammino impervio

e profondo respiro;

non dire di me

non mi conosci.

La verità è nel palmo

che richiudo

e abita il chiarore della luna

dove si allunga la curva del cielo

all’orizzonte che mi tiene

mi tende

mi sorprende con le sue albe

nel risveglio dei tigli della rupe,

i suoi tramonti

nel canto della corteccia

che s’abbandona

all’abbraccio del cuore.

Sono la corsa impavida

il fitto di un bosco

il volo del gabbiano

il nastro che il vento

porta lontano.

Appartengo all’aria

Francesca Falco ©