Marsala: La storia d’amore di Crispia Salvia e Julius Demetris rivive nel primo libro di Francesco Camagna “Crispia Salvia, una moglie dolcissima” pubblicato con la casa editrice Edizioni Billeci © 2021”

In uscita oggi 03 gennaio 2021, nelle librerie “Crispia Salvia, una moglie dolcissima – Edizioni Billeci © 2021” primo romanzo di Francesco Camagna. Un’appassionata dedica d’amore, racchiusa nella bellissima espressione “uxor dulcissima”, che un nobile romano rivolge alla consorte prematuramente scomparsa. Le sue parole, contenute in un’iscrizione funeraria, attraversano  quasi due millenni e, in virtù del casuale ritrovamento dell’Ipogeo di Crispia Salvia, giungono fino a noi, recandoci il respiro intenso di un sentimento eterno. Una passione che si consolida e si rafforza nella latina Lilybaeum ed offre fortissime suggestioni, in grado di rinvigorire il legame  fra due giovani che vivono le vicissitudini e la precarietà di un rapporto di coppia agli albori del ventunesimo secolo.

La prefazione del romanzo è stata curata dallo scrittore e poeta Antonino Causi e il dipinto di copertina è stato realizzato dal pittore Alessandro Lombardo.  Due storie – quelle del volume Crispia Salvia – che corrono su binari paralleli, apparentemente destinati a non trovare mai un punto di incontro, ma che, invece, nella dimensione onirica conoscono una miracolosa confluenza in un terreno fertile d’amore, avulso dai luoghi e dalle epoche storiche.

<<L’autore Francesco Camagna – scrive Antonino Causi nella sua prefazione – in questa sua opera dal titolo “Crispia Salvia, una moglie dolcissima” attraverso un parallelismo narrativo, strutturato in un periodo che comprende il III secolo D.C. e un altro contemporaneo ambientato negli anni 2000, ci conduce con affascinante fantasia onirica in una storia ricca di particolari e vicende, dettati da sentimenti, emozioni, distinzioni tra ceti sociali, rapporti genitoriali e argomenti di natura religiosa. Nella parte storica, protagonisti sono Crispia Salvia, una nobildonna e Julius Demetris, un patrizio romano. I loro quindici anni di sposalizio non furono mai litigiosi.

Essi non si trovarono mai in disaccordo su questioni importanti e sembravano fatti l’uno per l’altro ma alcuni eventi legati alla vita pubblica e governativa, inducono Julius ad avere delle divergenze con la sua consorte Crispia. Fattori legati all’aspetto della sensibilità del potere e delle diverse religioni. Infatti Julius professava la religione greca legata all’insieme di credenze, miti, divinità, culture e pratiche teurgiche e spirituali. Crispia invece di religione cristiana, fatta di perdono e uguaglianza tra i popoli.

Per Julius è strana e paradossale, l’idea di un Dio padre a cui gli uomini, come figli, si rivolgono per essere esauditi, per chiedere il pane quotidiano e la loro ordinaria razione di fiducia e speranza.

Julius piuttosto era abituato ai fulmini e saette del padre degli dei Giove e non degli uomini.

Julius si troverà continuamente combattuto fra il suo dovere di adempiere all’osservanza delle norme dell’impero e una religione quella cristiana che si stava affermando ma per questo temuta dai romani, in quanto minacciosa. 

Ci sarà l’amore in primo piano ma si dimostrerà, capace di risolvere questi nodi cruciali nel rapporto fra Crispia e Julius? I personaggi di questo romanzo – conclude Causi –  sono intessuti di un amore profondo che non si blocca di fronte a nulla. In fondo come dice la famosissima poetessa Alda Merini: “i grandi amori sono sempre in cammino” e aggiungo io che è per questo motivo che saranno sempre vivi e forti nel tempo>>.

Francesco Camagna, poeta e scrittore, nato nel 1961, vive a Marsala, dove opera e si impegna per la diffusione della cultura. Socio del Cenacolo Letterario Italiano “Via 25 novembre” di Cefalù con il ruolo di coordinatore della zona Trapani-Marsala. Ha pubblicato nel 2018 la silloge di liriche “La tela di Penelope” e nel 2020 l’antologia poetica “Il Meglio di Me” (Edizioni Billeci).  Per conto di quest’ultima Casa Editrice ha scritto numerose introduzioni e prefazioni di testi di poesia e narrativa.

Nel 2020 è stato nominato presidente onorario dall’Associazione Culturale Billeci di Borgetto; nello stesso anno ha ricevuto l’incarico di Direttore Artistico dal Cenacolo Letterario Italiano di Cefalù per i suoi meriti in campo culturale.