Recensione al libro “Castigliego e i tormenti del Papa, una nuova indagine nel Vaticano” dello scrittore Alessandro Maurizi.
FRATELLI FRILLI EDITORI

Un libro coinvolgente, scritto molto bene che soddisfa le aspettative di qualsiasi lettore, anche quello più esigente.
Una serie di omicidi, apparentemente scollegati tra loro, verranno affidati al giovane commissario Manuel Castigliego, che indagherà a 360 gradi senza risparmiare niente e nessuno. Delitti collegati al Vaticano, ai suoi segreti, al mondo della Chiesa Cristiana.

Il Papa Celestino VI deve fare i conti con la propria coscienza, con i silenzi assordanti dell’anima, con l’amore per la sua Fede.
Nel libro molto ricorrente è la parola Sheol, ma cosa significa questo termine? Lo Sheol è il regno di tutti i morti, senza distinzione sociale. Ma cosa c’entra questo luogo tenebroso con il Papa? Perché giornalisti, cardinali, medici vengono ammazzati e perché altri sono esonerati dalla morte? Sarà compito del Commissario Castigliego sciogliere questa fitta matassa.
Ho apprezzato notevolmente il modo in cui l’autore Alessandro Maurizi ci presenta il protagonista del suo libro; un uomo “ solo” che si accontenta dell’affetto del suo gatto, un uomo il cui rapporto con il padre è quasi inesistente, un uomo che non riesce o non vuole trovare l’amore.
Molto simpatica è la figura della signora Aida, che lavora a casa del Commissario. Quasi una mamma che vuole dare consigli al figlio sui primi appuntamenti. Carina la scena in cui Aida sveglia Manuel mentre canta le note di Julio Iglesias “ SE MI LASCI NON VALE”. Proprio qui entra in scena una bella ragazza universitaria: Aurora! Al giallo si contrappone questa parentesi romantica vissuta da Manuel e la studentessa. Castigliego la corteggia, inizia a sperare in un possibile legame affettivo, comincia ad emozionarsi, a condividere il suo tempo con Aurora. Suggestiva è la leggenda che la ragazza racconta a Manuel riguardo donna Olimpia ( presunta amante di Papa Innocenzo X) che, a bordo di un carro infuocato, correrebbe tutt’ora da piazza Navona fino a ponte Sisto e chiunque dovesse incontrarla sarebbe destinato a morire nel giro di pochi mesi.
Ma ahimè all’improvviso, tutto muta tra Aurora e Manuel! Cosa mai sarà successo? Aurora è collegata agli omicidi? Manuel riuscirà a trovare la verità?
Devo dire che il ritmo della trama è davvero incalzante; all’inizio ci si può permettere di rilassarsi un po’, ma ad un certo punto non è più consentito di distogliere lo sguardo e l’attenzione dalle pagine di Alessandro Maurizi. Colpi di scena che non ti aspetti, argomenti scomodi, temi forti prendono il sopravvento.
Sto parlando di violenze sessuali, di verità nascoste, di manipolazione e di corruzione. Come purificare a questo punto l’anima? Come rimediare agli errori commessi, oppure non si vuole rimediare in quanto non considerati tali?
Si parlerà di un veleno particolare e il concetto verrà abbondantemente approfondito da uno dei personaggi del libro: il dottore Segantini. Un uomo un po’ bizzarro, che, a mio avviso, aggiunge al libro quel pizzico di comicità che non guasta per nulla.
Un libro che consiglio perché la trama è avvincente e particolare. Il protagonista è un uomo semplice, con i suoi limiti, le sue paure e i suoi ideali. Temi importanti trattati con estremo rispetto dall’autore.
Prima di complimentarmi con Alessandro Maurizi, vorrei sapere di più della storia tra Manuel e Aurora … l’autore mi ha incuriosita parecchio!!
Un’altra cosa importante:” state attenti quando vi offrono una tazza di tè!” (ahahahaha) CITAZIONE

“ Anche lui avrebbe continuato a combattere per allontanare l’ombra dall’inferno,a costo di strapparsi ogni lembo di pelle dalle ossa. Quando accese la luce del bagno per poco non gli venne un colpo. Riconobbe a fatica la sua immagine riflessa nello specchio. Aveva il volto violaceo e la pelle bianca latte”.

RECENSIONE A CURA DI Alessandra Di Girolamo, ©