La trascesi amorosa avvince: la “Rosa bianca” di Tania Galletta (a cura di Sabrina Santamaria)

•Cenni biografici di Tania Galletta

Tania Galletta si innamora della poesia in tarda età, dopo aver vissuto esperienze assai dolorose. La poesia diventa terapia per l’anima.

La penna tramuta in versi le sue sofferenze e nascono così rime molto intime che, in una fase iniziale, tiene solo per sé.

Comincia a frequentare la domenica i “caffè letterari” di varie associazione, per poi divenire socia ordinaria dell’A.S.A.S. (Associazione Siciliana Arte e Scienza).

Un’amica poetessa già affermata, Maria Romanetti, la vuole relatrice per il suo libro per ragazzi “La Vittoria del Fantagatto”, presentato nei locali della Provincia di Messina, nel novembre del 2013, esperienza proficua che metterà in luce le sue capacità critiche.

Con l’amica poetessa si diletta a comporre poesie, alternandosi nella stesura dei versi, si tratta infatti di liriche estemporanee “non limate”, grazie a una pagina Facebook creata da entrambe, nella quale, una continua i versi postati dall’altra e viceversa.

Verranno alla luce ben quaranta poesie che saranno raccolte nel volume “Duettando in versi”. L’A.S.A.S. ne curerà la presentazione il 6 dicembre 2014, presso il Salone delle Bandiere del comune di Messina.

Nel febbraio 2016, con l’associazione culturale Kafka, è relatrice per la presentazione del libro di Carlo Barbera “Il migliore dei padri”, presso il Book-store Feltrinelli di Messina.

A settembre dello stesso anno conosce il poeta Giuseppe Anastasi, che la coinvolge nella prima elaborazione teatrale sperimentale del suo poema epico, ovvero “La Grande Seduzione”, decidendo quindi di aderire al progetto culturale indipendente Sedotti Sognatori Seducenti, anche denominato 3S-team, nel quale collabora tuttora attivamente.

Questi i trofei ottenuti:

23 marzo 2019 – Premio “Verba Volant, Amor Manet” (Acicastello) – Menzione d’Onore con la lirica “Sogno”

27 aprile 2019 – Premio “Antonino Bulla” (Catania) – 3° posto con la lirica “Le tue Mani”

5 luglio 2019 – Premio “Boccavento 2019” (Santa Teresa di Riva) – Premio Speciale della Critica con i racconti “Il piccolo intoppo” e “L’ultimo scatolone”

6 luglio 2019 – Concorso “Pina Alessio” (Gioia Tauro) – Menzione d’Onore con il racconto “Due numeri per Carla”

31 agosto 2019- Concorso Internazionale “Domenico(miciu) Tempio sul sentiero della dea Venere”- Terzo posto con la poesia “Rosa bianca”

•L’acme sinuosa della poetessa

Può esistere una sessualità disincarnata? È possibile affrontare il tema della sessualità senza sfociare nella volgarità? Il testo poetico “Rosa bianca” di Tania Galletta mi ha aperto un nuovo squarcio interpretativo, prima di leggere questa poesia ero quasi convinta che l’erotismo fosse il passo preliminare al boccaccesco oratio di cui tanto hanno fatto menzione molti critici letterari. La chiave argomentativa dei versi di Tania Galletta mi portano elegantemente e dolcemente verso un’altra dimensione; la descrizione racchiusa in “Rosa bianca” è candida e mi spingerei ad affermare, quasi paradossalmente, pura. Il trascendimento  della rosa bianca, appunto, e non rossa, che metaforicamente potrebbe lasciar intendere la donna che si concede o il contatto fisico sfiora  l’acume di un’ascesi che parte dal corpo per raggiungere l’anima, il contatto fisico oltrepassa la sfera dell’acme sessuale per giungere verso l’apice dell’unità amorosa, in questa scia travolgente il corpo è solo un mezzo per far scoppiare la scintilla dell’abbraccio di due anime, molto sinuose le espressioni della nostra Tania Galletta la quale anche in questa occasione non ha smesso di sorprendermi, l’autrice ha reso sublime l’intimità. Il componimento della Nostra contiene molti preziosismi, non solo sintattici, ma anche semantici tanto da cogliere il tema dell’erotismo, ma liberandolo da ogni scevra esuberante oscenità o pornografia, per questa ragione “Rosa bianca”  si è aggiudicata il terzo posto nel Concorso Internazionale “Domenico (Miciu) Tempio, Sul sentiero della dea Venere” indetto dal Centro d’Arte e Poesia di Luigi Bulla, come ho menzionato nel precedente articolo la premiazione si è tenuta il 31 agosto 2019 presso l’Hotel degli Aragonesi a Catania(sul mio parere dell’evento vale lo stesso giudizio  espresso nell’articolo antecedente). Anacronistico e ossimorico il titolo della poesia di Giuseppe Anastasi “Negati e ti vorrò”(ha ottenuto il Premio Speciale “Trilussa” nel medesimo concorso), l’erotismo accarezza lievemente e velatamente gli enunciati presenti nell’opera, molto pregevole e notevole la metafora del battello nel mare, emerge un gioco di avance e ritrosia in cui l’autore sapientemente apre il varco alla psicologia del maschile e del femminile, Anastasi ha colto uno snodo non indifferente: il celato voyeurismo dell’essere umano. Il pizzico di erotico presente nella poesia è determinato, proprio, dalla bramosia dell’uomo che rimane avvinghiato nel vortice amoroso solo se colei, paradossalmente, si negherà alla passione, allora solo in guisa di questa ritrosia l’estasi carnale o amorosa si consumerà, Anastasi si rende ardentemente regista di un corteggiamento, ad è il poeta, come sempre, a muovere le fila tre le rime regalando un’immagine dialettica di due poli opposti che si attraggono, solo insieme troveranno l’armonia di un completarsi, uno yin e yang.

Sabrina Santamaria

•“Rosa bianca” di Tania Galletta

Ecco un fior per te . Son io rosa bianca

d’amor profumo, all’amor anelo

celata agli occhi tuoi ardenti’

da prezioso scrigno custodita.

Leggiadre mani sui miei petali sogno

che il profumo mio. ll  respiro tuo sia

che il tuo cuor nel mio viva.

Sospira l’anima mia mentre t’attendo.

Se anche in te aulente amor alberga,

lo scrigno dischiudi, coglimi, a te stringimi.

Cullati da primaverile brezza,

insieme giaceremo. Per te i petali sfoglierò,

ne profumerò il corpo tuo, avida dei baci tuoi

Corpi intreccerem ma  una sola anima

lo stesso sogno io e te, di’ senza notti, 

notti senza di,’ magia d’ amor

Tua…per sempre. Io la tua rosa bianca.

•Intervista a Tania Galletta

S.S: Qual è stata l’ispirazione per scrivere “Rosa Bianca?

T.G:  Mi ha ispirata un regalo ricevuto per il mio compleanno; Un cubo trasparente, con dentro una Rosa Bianca. Ho visto la rosa come una donna che offre il suo amore puro e candido, a chi come lei “d’amor profuma”.

S.S: Avevi pensato già di partecipare ad un concorso erotico?

T.G: Veramente no, non ci avevo pensato. Quando ho ricevuto il bando per questo tipo di concorso ho avuto qualche perplessità se parteciparvi,

S.S: Questa esperienza hai intenzione di ripeterla? La consiglieresti ad un poeta?

T.G:  Credo che l’esperienza fatta sia stata soddisfacente, il risultato è andato oltre le mie aspettative. Mi sento di consigliarla in quanto esperienza particolare, scrivere di erotismo ,di sesso, non è facile ,si rischia di cadere nella volgarità,  

S.S: Ti aspettavi di ricevere un podio oppure pensavi che non ce l’avresti fatta a classificarti?

T.G: Quando ho scritto questa poesia ,pensavo che non fosse abbastanza erotica, quindi il podio mi ha veramente sorpresa.

S.S: Quando i versi sussurrano all’essere umano?

T.G:  L’ispirazione arriva nei momenti più strani. Ho scritto versi in macchina, durante una fila ,sono uscita da sotto la doccia, a volte mi sveglio di notte perché delle rime mi sussurrano   all’orecchio.

S.S: Quali sono, secondo te, le caratteristiche affinché un testo poetico venga definito tale?

T.G:  Io compongo versi liberi, non avendo schemi precisi da seguire lascio fluire tutto naturalmente, ma   oltre la fluidità del testo, la musicalità è una condizione essenziale.

S.S: “Rosa Bianca” la ritieni un manifesto della sensualità o è riferito ad ogni donna?O, volendo usare un ossimoro, a una sessualità pura?

T.G: “Rosa bianca” per me rappresenta  la purezza che deve esserci in un rapporto sessuale .Se manca l’Amore puro, troviamo solo Sesso. Questo però non esclude la passione, il desiderio dell’incontro fisico.

S.S: In questo cammino letterario quali esperienze ti hanno sorpresa?

T.G:  IL Premio della critica al concorso BOCCAVENTO per i racconti. Non mi aspettavo che i miei scritti, potessero piacere tanto. Una Menzione per una Poesia Religiosa, composta per la prima volta e, indubbiamente il Podio di Rosa Bianca. Mai avrei pensato di suscitare emozioni cosi forti.

S.S:  Mi ha fatto riflettere la scelta del colore della rosa bianca e non rossa, visto che si trattava di erotismo questa scelta è stato un anacronismo o la volontà di voler esprime purezza anche  in questo caso?

T.G:  Come ho già detto per me  in  un rapporto conta molto il sentimento puro. Sono una donna romantica, mi piace pensare  che prima ci si innamori dell’anima, e poi del corpo, quindi dal bianco colore della purezza, si passa poi al rosso colore della passione.

S.S: Quali emozioni hai provato mentre hai declamato questa poesia alla premiazione?

T.G:  All’ inizio molto imbarazzo, piano piano è scomparso e ho pensato solo a declamare i versi cercando di trasmettere sensualità.

S.S: In questo momento ti senti all’ inizio della tua parabola poetica o al vertice?

T.G: Assolutamente In Itinere…

Intervista rilasciata da Tania Galletta a Sabrina Santamaria