IL POETA
Avrei voluto darti ali di gabbiano
Per volare in alto,
Dell’aquila la sicurezza
E quello sguardo accorto,
Attento a riconoscere
I pericoli del mondo,
Passi felpati per celarti
Alle insidie della vita
E la leggerezza
Della docile gazzella,
Per non farti troppo male
Nelle inevitabili cadute,
Onde rialzarti più forte e battagliero.
Volevo regalarti un sogno,
Ma, giocando con carta e penna,
Ti insegnai a scrivere
E so che fu un bel dono.
Oggi ti diletti con parole e rime.
Così tra un canto d’amore e un’invettiva,
Tra sonetti ed aforismi,
Figlio mio,
Ci racconti un po’ di te.
Come un pittore attingi
Dalla tavolozza dell’anima,
E dipingi il mondo che vorresti,
Ma non c’è.