NOTTE INSONNE
Come un rapace vaga nell’oscurità
in cerca di una via d’uscita,
la mente non trova il suo ristoro
e va alla ricerca di Morfeo.
Nella notte senza stelle,
pensieri erranti
le stanche palpebre
non lasciano cadere.
Seppur stanchi,
gli occhi non cedono
al desio di una serena notte
fra cedra e note di violino.
Eppur il sonno tarda il suo venir,
nonostante forte sia il desio
a cedere il passo al sonno
e dar fine alla tormentata notte.
Falene e musica conciliante
di sogni e di chimere
affollano la silenziosa notte.
Filtra già la luce e son
gli albori del mattino:
si fa giorno
lasciando tra i lenzuoli stropicciati
e sul cuscino il tormento
di una notte insonne.
Maria Concetta Ucciardi