Aspettando Natale
Una soave lentezza
si distende sugli uomini,
è una carezza,
nella mente.
Una dolce visione,
una culla dalla quale
un Bimbo sorride,
per gli umuli e pei grandi.
E tutti intorno ad un presepe,
a mirar pastori e pecorelle,
monti, laghetti e limpidi ruscelli.
Si ode un ritmo di culla,
un tenero vagito,
in questa notte d’incanto.
Nasce il Bambino Gesù,
per ricordare che è nato
poverello per provare
al ricco che è fratello
di chi soffre la fame e il gelo.
Per dire al mondo
che è Natale ogni giorno
dove sono i bambini che non hanno i giochini e i fruttini
di cioccolata e,
lini candidi, latte e
favole gioconde.
Rosa Maria Muscarella
Anno 2020 inedita