Qualcuno sta morendo
Qualcuno sta morendo di Covid,
stretto nella morsa della solitudine,
lontano dagli affetti,
lontano dal mondo.
Qualcuno sta morendo di tumore,
corpo asciutto
senza capelli
viso scavato
occhi distratti dall’ alito della speranza
colore di luce spenta .
Qualcuno sta morendo di freddo,
di stenti , di fame,
chiuso in cappotti senza calore.
Qualcuno sta morendo di Alzheimer.
Si era già perso per le strade dei ricordi.
Qualcuno sta morendo di depressione, rannicchiato su se stesso
al pendio dell’ anima.
Qualcuno sta morendo di Aids
Qualcuno sta morendo d’ infarto
Qualcuno sta morendo di malattie
che non hanno ancora un nome.
Qualcuno sta morendo di incidente.
Posso cambiare l’ ordine
ma il dolore non fa distinzione.
Il dolore di chi seppellisce
un figlio,
un papà,
una mamma,
un fratello,
un marito,
una moglie,
un amico,
è dolore.
Il dolore non è ordinato
Non ha un giusto e uno sbagliato,
grida con rabbia e con disperazione
senza voce e senza risposta
fino a strapparti le viscere.
Il dolore è vetro appuntito e tagliente
che esplode dentro,
le schegge arrivano dovunque
e falciano corpo, anima e fiato.
Una foglia battuta dal vento
vola nel respiro del cielo,
e muore in un angolo della terra.
Da qualsiasi parte il vento spiri
un albero piange.
Rosanna Badalamenti
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