Biografia

“Dipingere per me è come un viaggio, un viaggio sospeso tra sogni e realtà, tra l’immaginato e il vissuto. Un racconto a tratti delicato che spesso esplora e mostra con semplicità  l’incantamento dell’animo”

La sua arte sorprende perché suggerisce al fruitore visioni suggestive e oniriche atmosfere..il suo è un continuo viaggio alla ricerca del “se” che riaffiora come racconto, forse vissuto, forse immaginato, forse sognato, che esprime una meraviglia che vive e abita la sua anima.

“Ho appreso che con l’Arte si può volare…è c’è un momento nella vita che lei ti sceglie”

Anna Nuzzo in arte Grisabella, nasce a Fagnano Castello (cs), ma da sempre vive in provincia di Napoli

Ha avuto fin da piccola una predisposizione verso le attività artistiche, autodidatta e poliedrica, spazia dalla pittura, alla poesia, alla scultura, ceramica, modellato, alle illustrazioni per libro d’infanzia.

Parlando della sua arte pittorica definisce le sue opere “Oniriche Emozioni”.

Il mondo dell’infanzia, del sogno e dell’infinito..sono la sua fonte ispiratrice. Nel 2006 apprende l’arte della Clown-therapy, e a tutt’oggi opera negli ospedali di oncologia pediatrica della Campania , Formatrice e docente per la formazione di clown di corsia.

Dal 2009 al 2016 apprende l’arte della  ceramica con  Maestro M. Santoro Ass. percorsi comunicanti di Napoli

Nell’arte della pittura e scultura riceve molti premi, ha partecipato a numerose collettive e personali d’arte.

Molto attiva nel sociale, con progetti realizzati nei reparti di oncologia pediatrica della sua regione con creazione e allestimento di quadri che rallegrano i reparti 

(sito uff. www.annagrisabellanuzzo.com )

RECENSIONE AL DIPINTO DI ANNA GRISABELLA NUZZO

TITOLO: “WHERE THE DREAMS ARE BORN”

 Anna Nuzzo, in arte Grisabella, così si esprime per definire la sua arte:” Ho appreso che con l’arte si può volare… e c’è un momento nella vita che lei ti sceglie”. Il suo dipinto ha il titolo in lingua inglese di “Where the Dreams are born” “Dove nascono i sogni”. Quasi certamente, il doppio registro linguistico per il titolo, vuole segnare la sua propensione e speranza di riuscire a farlo viaggiare a livello internazionale, e noi ce lo auguriamo vivamente, per essere celebrativo e inviare un messaggio di tipo universale. Datato 2018 è stato eseguito con tecnica olio su tela 50 x 130. Il dipinto trasmette da subito il tono di una pittura impressionista, in quanto l’autrice tende a impressionare, cogliendo, col suo tratto deciso e una gamma cromatica di colori accesi, alcuni dei quali abbagliano e attirano l’attenzione, una natura che s’adatta come un abito all’elemento umano, una donna che vista di spalle mostra un gioco di luci, di armonia, di movimento sinuoso e nel contempo veloce, una corsa verso una nuova via che si lascia alle spalle l’oscurità,  per correre incontro alla luce, all’amore. Una corsa di liberazione dalla selva intricata, dove l’anima appesantita vuole diventare leggera, abbandonandosi ai sogni. Il vento aiuta questa rinascita mettendo in circolo aria nuova che aiuta  con la sua spinta al cambiamento a favore di un’alba nuova. Al suo passaggio, nel cammino verso la fonte dei sogni, lì nel loro punto d’origine, la natura si mescola in una trasformazione panica. L’elemento natura si mescola con l’elemento umano. La realtà, per la luce intensa, che avvolge come un’aura la figura femminile, diventa una scia luminosa che procede in avanti, nel divenire all’orizzonte, dove terra e mare si uniscono. Quasi che il sogno sia divinatore e di collegamento con l’altra dimensione, l’Oltre. Il movimento a onda dei capelli, color oro, e dei veli della donna, in sincronia, bene si abbinano al procedere verso la bellezza in piena sintonia con il senso armonico del tutto, dove tutti gli elementi concorrono al motivo dello svolgimento centrale, tra gli alberi che si spogliano della dimensione terrena, e non per la stagione autunnale, per avvolgerla e partecipare alla naturalezza delle sue forme sensuali. Foglie e petali di fiori rossi si uniscono sui veli per renderle omaggio, mentre un leggero vento convoglia l’attenzione, come un vortice che la invoglia ad avanzare. Come una ballerina la figura di donna sembra danzare, pur nella sua andatura veloce,  nella sua soave leggerezza e nei suoi movimenti aggraziati, tenendo alzato il suo piede sinistro, mentre l’altro sostiene gentilmente il corpo femminile. Gli alberi, i cui colori scuri contrastano con la luce e i colori chiari della parte centrale, in un gioco forza tra tenebre e luce, segnano la liberazione dai pesanti fardelli per guadagnare la leggerezza e la sospensione dai pensieri, la magnifica sensazione di una corsa verso la salvezza dopo la prova e la vittoria sulla cruda realtà. La bellissima sensazione quasi di una donna che in anticipo sente che la felicità e l’amore l’attendono e lei prova a volare, i suoi passi, ora, nel movimento in crescendo, diventano le ali di un uccello che si libra nell’aria, pur rimanendo con i piedi per terra. Gli alberi seguono la prospettiva, e degradano via via si procede verso il punto di fuga, centrale, piegandosi ad arco sull’immagine della donna. Sul punto di fuga l’autrice con il suo tratto sicuro delinea una specie di scala luminosa, come se il sogno diventasse un trampolino verso il cielo. L’immagine femminile è anonima, non mostra le sue fattezze anteriori, né il volto. Questo suo anonimato rende universale il messaggio, diretto a tutta l’umanità, i cui sogni vestendosi di luce divina protendono pure a una missione salvifica. Anche i colori e la fitta selva che si apre denotano lo spogliarsi della natura umana in funzione di una dimensione onirica del sogno, che supera, grazie alla magia la difficoltà della realizzazione. Il sogno diventa possibile, costituendosi e vestendosi di quella luce, permettendo a coloro che sognano di coglierlo e raggiungerlo, attingendo così alla fonte dei sogni. Il dipinto trasmette emozioni e sensazioni e pur nella sua veste visiva impressiona in una dialettica mentale che incanta lo spettatore e lo induce ad assorte riflessioni sul senso dei sogni e sulla loro importanza nella realtà e nella vita quotidiana, dove i sogni hanno una valenza catartica che risana l’Io e lo aiutano ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni.

                                                  DOROTHEA MATRANGA