Antonia Flavio nasce a Cosenza il 01/06/1977 dove attualmente vive con la famiglia. Amante della letteratura e in particolar modo della poesia fin da giovanissima da quando la iniziò a studiare tra i banchi di scuola. Per Antonia la poesia è un istante di vita catturata e messa su un foglio bianco. Un pensiero uscito dal profondo dell’anima e del cuore, uno stato d’animo nascosto che riaffiora nell’istante in cui prende in mano una penna e un semplicissimo foglio bianco. Le poesie sono prevalentemente autobiografiche ispirate dalle esperienze che la circondarono direttamente e da chi l’ attornia. Sono sentimenti ed emozioni provate che, vengono espresse nella forma più dolce e delicata che conosce e che a volte lascia spazio a sentimenti come rabbia, delusione e nostalgia. Due libri pubblicati dalla casa editrice Edizioni Virgilio di Milano, 29 gennaio 2019 “La Mia Vita I Miei Amori Racchiusi In Una Poesia” e l’ 1 di giugno 2019 “Echi Del Mare”. Oggi pubblicati con la nuova casa Editrice “Edizioni We” di Milano. Iscritta presso Associazione socio culturale “Club della poesia” città di Cosenza, presente su Wikipoesia.
L’ 8 gennaio del 2020 è stata iscritta nell’ Albo D’oro dei Poeti, Scrittori ed Artisti Contemporanei Italiani di Cefalù Art.
riconoscimenti ottenuti:
- Prima Classificata al Premio Nazionale di poesia “IO ESISTO 2020 XI Edizione sezione C con la poesia “Meteora” svoltosi nella città di Napoli.
- Terzo Premio Letterario ”POESIA È VITA” – A.I.M.N.O.S – Filisofia in movimento città di Pompei Sez. A. Tema Libero premio “Plausi letterari” alla lirica “Piccolo mio”.
- Seconda classificata al 13°Concorso “Club della Poesia” con la lirica “Rinascere”,sez B poesia a tema obbligato.
- Terza classificata al 5°Galà dell’amore “Romeo e Giulietta” con la lirica “Il cuore parla”.
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura Terzo Premio Letterario Internazionale Magna Graecia Arte e Poesia Premio Keramos SEZIONE A TEMA “Luoghi, sapori, colori, tradizioni” con la lirica “Mendicino”
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura Terzo Premio Letterario Internazionale Magna Graecia Arte e Poesia Diploma di merito SEZIONE A TEMA “Il tempo scorre veloce” con la lirica “Tempo”
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura Terzo Premio Letterario Internazionale Magna Graecia Arte e Poesia Menzione SEZIONE POESIA EDITA con la lirica “Tribunale Divino”
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura Terzo Premio Letterario Internazionale Magna Graecia Arte e Poesia Diploma SEZIONE POESIA INEDITA con la lirica “Delirio”
- Vincitrice del concorso Argentina-Italia dell’interscambio culturale con l’ Associazione socio culturale “Club della Poesia”.
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura
- QUARTO CONCORSO ARTISTICO LETTERARIO NAZIONALE
- “Il sabato del villaggio” Emozioni e melodie in versi Premio Keramos SEZIONE A TEMA “LA MAGIA DEL NATALE” con la lirica
- “Natale”.
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura QUARTO CONCORSO ARTISTICO LETTERARIO NAZIONALE SEZIONE “POESIA EDITA”
- Premio Serigrafisud con la lirica “Pensiero d’amore”
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura QUARTO CONCORSO ARTISTICO LETTERARIO NAZIONALE SEZIONE A TEMA “Il sabato del villaggio” diploma di merito con la lirica “L’amore”.
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura QUARTO CONCORSO ARTISTICO LETTERARIO NAZIONALE SEZIONE “POESIA INEDITA” Diploma di merito con la lirica “Ho aperto il mio cuore”.
- ATLANTIDE Centro studi nazionale per le arti e la letteratura QUARTO CONCORSO ARTISTICO LETTERARIO NAZIONALE SEZIONE “POESIA RELIGIOSA” Diploma di merito con la lirica “Preghiera a Gesù”.
Pensiero d’amore
Pensieri lugubri mi assalgono.
La paura è, di me, padrona.
La tua lontananza,
il tuo essere distaccato,
il non vederti, il non toccarti
mi fa presagire una esistenza vaga e inutile.
Se di amore non si muore,
perché in me cresce questa ansia?
Grandi poeti hanno scritto di amori finiti,
eppure lodano ancora la parola amore!
Perché in me cresce l’angoscia
del non sopravvivere?
Amore di cui viviamo e ci cibiamo,
giorno per giorno, sempre più
senza riuscire mai a saziarci.
Come se fosse il piatto più appetibile
in assoluto che si ciba di me!
Divora i miei pensieri,
si nutre della mia linfa,
mi toglie il respiro,
mi consuma attimo per attimo.
Tu, fermo e inerte, rimani a guardare
non fai nulla se non castigarmi sempre più,
rendendomi fragile,
nelle tue mani!
Pensieri lugubri mi assalgono.
La paura è, di me, padrona.
La tua lontananza,
il tuo essere distaccato,
il non vederti, il non toccarti
mi fa presagire una esistenza vaga e inutile.
Se di amore non si muore,
perché in me cresce questa ansia?
Grandi poeti hanno scritto di amori finiti,
eppure lodano ancora la parola amore!
Perché in me cresce l’angoscia
del non sopravvivere?
Amore di cui viviamo e ci cibiamo,
giorno per giorno, sempre più
senza riuscire mai a saziarci.
Come se fosse il piatto più appetibile
in assoluto che si ciba di me!
Divora i miei pensieri,
si nutre della mia linfa,
mi toglie il respiro,
mi consuma attimo per attimo.
Tu, fermo e inerte, rimani a guardare
non fai nulla se non castigarmi sempre più,
rendendomi fragile,
nelle tue mani!
…………………………………
A mia madre
Ti vedo con nostalgia,
nei miei ricordi di bambina
triste e infelice!
Sempre sorridente, gioiosa, piena di vita,
come a nascondere la tua insoddisfazione
per una vita che non ti aspettavi e non volevi.
Lunghi capelli neri,
affettuosa come una madre sa essere,
al contempo severa e rigida,
ma pur sempre triste e infelice!
Sedevi con me, giocavi con me,
al mare mi accompagnavi in tenere passeggiate
a raccogliere conchiglie.
Parlavi e mi aiutavi nel mio crescere,
sempre presente, forse troppo,
diventando a volte ingombrante.
I tuoi consigli erano le tue volontà,
suggerivi non rendendoti conto che
comandavi come un generale!
Privavi i tuoi bisogni per un mio capriccio,
per rendere me felice e
tu sempre triste e infelice!
Hai subito da chi amore non sapeva dimostrarti,
hai patito da chi si credeva più grande di te,
hai reagito, hai combattuto,
diventando ogni giorno più forte.
Hai anteposto il tuo essere di donna per
essere madre chioccia!
Mi dicono che ti somiglio,
forse si, forse no,
io ancora in cerca di me stessa,
tu, invece, triste e infelice!
…………………………………………..
Rinascere
Sono rinata da un terreno arido
da una pianta senza più radice,
come fece la Fenice dalle sue ceneri.
Sono rinata quando credevo non fosse più possibile,
per essere una donna nuova,
per essere forte e non più piegabile.
Sono rinata con la penna in mano,
per scrivere del mio pianto e della mia gioia,
per dare vita ad un sogno,
per dire eccomi, ci sono, esisto!
Sono rinata quando io stessa credevo che
non fosse più possibile.
Ho dato tanto a chi non meritava,
sono stata calpestata, derisa e annientata,
sotterrata senza un fiore,
senza un misero pensiero,
senza identità,
cancellata e dimenticata.
Ho visto e subito di tutto,
l’umiliazione mi ha consumata,
il coraggio ha dominato
per farmi tornare,
per farmi urlare e far sentire che
sono ancora viva!
……………………..
Amore mio
Amore mio
scrivo di questo amore esausto
e mai dimenticato .
Senza un addio sei andato via.
Senza un addio
ho raccolto i frammenti
di tanto dolore.
Il tempo non sarà per noi
clemente.
Amore mio
Un legame radicato
non si può estirpare.
Trattengo a stento le lacrime,
sento il respiro ansimare,
mentre a stento
scrivo queste mie parole.
Amore mio
il tempo non sarà per noi
clemente.
Non aspettare che
si deteriori questo filo invisibile
che ancora ci tiene uniti.
Amore mio
ti scrivo di questo amore esausto
pronunciato senza un addio,
mai dimenticato.