La mia poesia
La mia amica silente
in punta di piedi
fa capolino
mentre annaspo ai rumori
che la notte mi consegna.
Mi cerca, mi avvolge, mi libera
da grumi appesi al gozzo
che restano stretti
finché su un candido papiro
inizia a prender forma
un’epifania d’emozioni
a scendere giù come soffici
fiocchi bianchi
adagiandosi sui rami del vivere
a tenermi fiato.
Non sento, non vedo…
Il calamaio si muove nelle altitudini ignorate
al rigurgito d’un tremore antico.
E i ricordi si rincorrono
a far la ola all’emozione potente.
La mia poesia
…l’altra me che cammina a fianco
a burrasche, a bonacce
senza mai un cedimento
senza ostentazioni al rifugio
Il mio alter ego, la mia ninna nanna
nella culla che mi tiene
ancor fanciulla, nei miei passi
di donna.
E in questi versi, un altro cuore
mi palpita in petto
pur se ali non dischiude
a gemmare nuove primavere.
Insieme, a planare su… in alto
come cenere che trova respiro
sui tetti del mondo.
Francesca Patitucci