Il sogno di far musica al Clarinet Sicily Festival 2018
I concerti perfetti esistono? Forse no, ma quelli ideati e diretti dai maestri Giovanni Mattaliano e Giuseppe Testa ci vanno molto vicino.
E allora prendi un sabato sera di fine luglio al molo di Cefalù, prendi lo sciabordio cadenzato delle onde e il magico tremolio delle luci colorate riflesse sul mare, prendi poi alcuni tra i clarinettisti più convincenti, siciliani e non, ed amalgamali con i suoni della Bottega delle percussioni e una manciata delle sorprendenti voci di Rosanna Balistreri e Milco Gerardi, fai dirigere il tutto al maestro Mattaliano, imprevedibile improvvisatore che utilizza il suo clarinetto nei modi più stravaganti…et voilà: ecco a voi una delle serate di musica più belle degli ultimi anni! Così ha preso il via la seconda edizione del Clarinet Sicily Festival insieme alle talentuose Masterclass “INcontemporanea” iniziate il giorno prima a Villa Bordonaro. Una serata dai ritmi esotici all’insegna del gusto, in cui al “classico” Bolero di Ravel sono stati affiancati composizioni contemporanee ideate dagli stessi Mattaliano e Testa e arrangiamenti moderni.
Prendi ancora una domenica sera all’atrio vescovile, riunisci tutti i componenti dell’associazione musicale Santa Cecilia di Cefalù che accompagnano i clarinettisti già citati che si esibiscono in virtuosistici assolo, fai dirigere il concerto al maestro Giuseppe Testa che col suo tocco delicato e preciso non delude mai le aspettative e allora anche la seconda serata del festival diventa un successo. Tutti i solisti al clarinetto (Roberta Marino; Antonino Lampasona, Giovanni La Mattina, Antonino Anzelmo e Filippo Pizzi in quartetto; Antonio Amato; Salvatore Spera; Paolo Miceli) hanno incantato il pubblico presente con sonorità ammalianti, in questa seconda edizione dedicata al clarinettista Leon Roppolo, statunitense di nascita ma di origine siciliana. Con il premio Gambaro, che si sono aggiudicate Roberta Marino per la categoria senior e Aurora Bonforte per gli junior, si é conclusa anche la seconda serata. Dall’atrio vescovile il mare non si vede, ma era presente il suo luccichio. Perché quando il mare luccica, luccica negli occhi dei suoi abitanti, luccica negli occhi di tutti i siciliani e luccica negli occhi della stellina Valeria che di sicuro guardava da lassù i suoi compagni che suonavano per la prima volta senza di lei ma con lei nel cuore.
Noi siamo già in attesa di farci stupire dalla terza edizione del festival. Maestri Testa e Mattaliano: voi siete pronti?
Maria Teresa Rondinella