L’emergenza coronavirus non ha fermato il progetto sulla legalità dei maturandi del Liceo Scientifico “Da Vigo – Nicoloso da Recco”: esce infatti il libro “Vivere nella legalità : luci e ombre”, edito da Billeci, degli studenti delle classi quinte” che racconta, sotto forma di diario, di un incredibile viaggio nella terra di Sicilia per conoscere e capire realtà che solo apparentemente sembrano lontano dalla nostra quotidianità.

Quando si è deciso di riproporre, a fine settembre, agli alunni delle nuove quinte del nostro liceo- sottolinea la prof.ssa Descalzo – la continuazione di un progetto sulla legalità in Sicilia, pensato, creato e fortemente voluto l’anno precedente, sono state subito evidenti due motivazioni:

  • l’attività è stata talmente coinvolgente, formativa ed emozionante che agli occhi di un docente diventa fondamentale che anche altri ragazzi possano vivere un’esperienza simile;
  • erano rimaste in sospeso ancora delle domande, degli aspetti che necessitavano di ulteriori chiarimenti perché solo la luce della conoscenza scaccia le ombre che gravano su un tema così importante come la legalità.

Ed ecco che, in collaborazione con le associazioni antiracket “Libero Futuro Castelvetrano” e “I giusti di Sicilia”, questo gruppo di giovani uomini e donne ha da subito dovuto mettersi in gioco, aprire il proprio cuore e trovare il coraggio per affrontare situazioni impreviste che hanno richiesto riflessione e coraggio.

Divisi in redazioni, ognuna con un compito ben definito (diario di bordo, riprese e foto, interviste e approfondimento), i ragazzi hanno imparato a lavorare in équipe, a fare e a farsi delle domande, a non avere paura di manifestare le proprie emozioni, a stare attenti non solo all’uso delle parole, ma anche al tono della voce e alle espressioni del viso. Hanno respirato il coraggio, il senso del dovere, la solitudine e anche lo sconforto.

Hanno conosciuto uomini e donne fuori dal comune: da Giovanni Paparcuri, collaboratore dei giudici Falcone e Borsellino ai volontari della “Casa di Paolo (Borsellino)” a Palermo, da Federico Caro, imprenditore che gestisce oliveti confiscati nei quali i ragazzi hanno lavorato a Nicola Clemenza, presidente di “Libero Futuro Castelvetrano”, da Vincenzo Pantaleo, procuratore della Repubblica di Marsala a Giacomo di Girolamo, giornalista impegnato in prima linea contro la mafia, da Padre Francesco Fiorino, fondatore de “I Giusti di Sicilia” a Francesco Billeci. presidente di “Liberjato” e tanti altri…

E’ stato un percorso duro e ricco di emozioni, di incontri straordinari, di grande solidarietà ed empatia, ma anche di paura, di incertezze e di dubbi, raccontato nel libro con grande passione e con una gran voglia di fare chiarezza.

La serata antimafia prevista per il 2 aprile, durante la quale si sarebbe presentato il libro e degustato i prodotti “buoni” di Sicilia e alla quale avrebbero partecipato non solo gli alunni del liceo, ma anche Nicola Clemenza, Padre Fiorino e Francesco Billeci, non si è potuta realizzare.

Il libro è comunque disponibile e tutti i proventi verranno devoluti al Centro di Ascolto di Sori, Pieve e Bogliasco per aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà: da un progetto realizzato a 1200 Km di distanza nasce un’attenzione particolare alle persone che ci sono più vicine.

Un bell’esempio di Italia unita!