….e quando suonavano le campane a Prizzi sembrava suonassero per me…così  qualsiasi cosa stessi facendo, smettevo di corsa e mi affacciavo fuori sul balconcino a guardare  il campanile di quella maestosa chiesa che si erge vicino la casa della nonna, proprio di fronte .Ben presto cominciai a riconoscere se le campane suonassero  a festa o in segno di lutto o semplicemente segnassero le ore…così quando suonavano a festa cominciavo a canticchiare uno strano ritornello che mi ripeteva la nonna ma quando suonavano in segno di lutto ne avevo paura e allora la nonna mi diceva “Non devi avere paura dei morti ma dei vivi, ormai i morti riposano in pace ma i vivi sanno fare del male….”io annuivo e la guardavo ancora come se quella risposta non mi avesse del tutto soddisfatto e le chiedevo quasi fosse un rituale ” Nonna ma tu hai paura della morte ? Certo, rispondeva, come tutti perchè non sai che cosa ci sia dopo, però tutti dobbiamo morire – aggiungeva – perciò dobbiamo stare tranquilli . Tranquilla non lo ero però, come si dice, mal comune mezzo gaudio . Quel giorno che le campane hanno suonato per la morte della nonna sembrava che le sentissi solo io …mi arrivavano come schegge al cuore. Piangevo per me , per lei , per le campane che non si facevano i fatti propri. Non sono andata fuori a vederle suonare le ho odiate  mentre amavo di più mia nonna e mi venivano in mente le sue parole come ancora  mi capita… non dovevo aver paura… ma l’ avevo …ne avevo tanta…e ancora di più, avevo una profonda tristezza, un senso di vuoto, un barattolo pieno d’ aria da bere in un momento di sete. Una  nonna è una mamma per due volte .È bello perchè sei amata da due mamme.  L’ amore della nonna è più dolce, più delicato, più maturo. L’  amore della nonna è un soffio di eternità, ti copre tutta tutta senza appesantirti. Sa perdonarti e le regole sono taciti consensi. Le nonne lo hanno capito già che è finita la ricerca di quel non so che (che ci distrae dalla vita stessa) che ciò che hanno, frutto di sacrifici, ora va goduto con  leggerezza. Così mentre le mamme per legge di natura sono impegnate a salire i gradini della vita affacendate da mille e più cose e il tempo per loro é tiranno, le nonne per la stessa legge scendono i gradini pieni della consapevolezza che la vita è solo amore che affannarsi per le cose futili non serve e il tempo se lo portano a spasso insieme ai nipoti, con un solo dispiacere, sanno, infatti, che non li vedranno crescere abbastanza. È vero i nonni muoiono quando ancora i nipoti sono piccoli eppure gli hanno dato tanto di quell ‘ amore che sembra una risorsa senza fine. Tanto di quell’ amore da sentirlo sempre  addosso. Come capita a me, ora in questo minuto. Specialmente quando sono triste io mi dico ” Ora mi prendo un po’ di nonna” e la trovo con il suo sorriso e le sue braccia aperte dentro il mio cuore sempre pronta a consolarmi.

Rosanna Badalamenti