AMARCORD: ” mi ricordo”…

 Fiore di purpurea corolla,

 l’arabesco del tramonto,

 tendeva le braccia al vespertino amplesso

 di cielo e di mare.

  Seduta sulla battigia,leggo versi:

  ” il carnato del cielo

  sveglia oasi

 al nomade d’amore”…

 Richiamo,ai sensi,di suadente ninfa

 quei versi…

 Come schegge di passato,si conficcano tra le pieghe dei ricordi,

 vitrei frammenti dello specchio del tempo…

 AMARCORD…

 Con fili di seta lego memorie estive

 alla pelle dell’anima per librarli nell’aere,

 blu canovaccio di trascorse emozioni.

 Nell’azzurro ventre di un mare salmastro,

 con murmure  lento,sento risuonare voci passate

 ma custodite,in eterno,

 nelle pupille di un complice cielo d’Agosto…

 Come naufrago alla deriva dei sensi,

 invoco la tua anima,Mare…

 E tu,baciando l’orizzonte,

 tratteggi,sulla sua sinuosa schiena,linee di un tramonto,

 dipinto con l’inchiostro delle mie emozioni.

 Un vento caldo spogliava la mia solitudine

 e,in una danza dell’anima nuda,

 mi vestivi d’azzurri sogni e malinconie.

 Mi parli…

 Dalla tua bocca di vento,Mare,

 l’eco di una voce che risale dal tempo.

 Come un libro da leggere,apri il mio cuore.

 Scritti,tra le righe delle tue onde,

 sillabi al vento ricordi di un diario dell’anima.

 Scorre,nelle vene,il caldo sangue della memoria…

 Chiudo gli occhi:

 Adulatore d’amanti,

 glaciale custode di chimerici inganni,Mare,

 torni a lambire la riva e,carezzandomi l’anima,

 mi sfiori le labbra con stille salate di tempo fugace.

 Plasmato di carne di schiuma,

 sensuale richiamo emanato dai sensi,

 mi appari tu…memorando amante di notti d’estate.

 Gocce di cristallo di mare il tuo corpo,

 pagliuzze dorate di sole i contorni del viso;

 tra le ciglia,perlacee conchiglie incastonate,

 i ricordi…

 briciole d’ idilliaca estasi rubata ad un cielo d’Agosto.

– 1 –

 Mi stendi le braccia e,con smeraldine mani,m’ inviti a danzare

  mentre accenni un inchino sull’azzurro prato del mare.

 Mi sciolgo dai lacci d’invido tempo presente

 e la mia anima,come libero gabbiano,

 plana su onde ballerine,lusinghiere d’effimero tempo.

 Orchestra di mare  accende melodie d’ azzurre note…

 E quel ritmo fu,simultaneo,messaggero dei sensi.

 S’accostano i cuori al sol calante…

 Emoziona l’anima quella danza ammaliante…

 Mentre la mente s’intreccia in ghirlande di sale e piacere,

 riaccendo i sogni e ti seguo in volo.

 Ritrovo,nell’ultimo abbraccio del Mare,

 tiepido amore d’un Agosto mondano…

 E quel rimembrare mi ricama,sulla pelle,

 sopite emozioni.

 Tra le argentee ciglia di Luna,

 gocciolano stille del nostro idillio…

 Obliate,dormono,foto stinte dal tempo,

 promesse d’amore sussurrate ad ambrate notti d’ estate

 al ritmo dei tamburi d’anima;

 avviluppi di corpi,in ancestrali danze,

 alla luce di falò di consumate passioni…

 E poi… Noi…

 Nudi corpi avvolti in lenzuola di sabbia

 a sorseggiare,amoreggianti,la luna d’Agosto.

 Ma,d’un tratto,tiranno,il tempo presente,

 bussò alle porte del mare…

 Con un’onda impetuosa sommerse,crudele,

 il chimerico vascello dei nostri ricordi.

 Apro gli occhi…anima vagante…ti cerco…

 ma indarno: ormai vivi solo nel ventre di Mare,

 fedele guardiano d’ ancestrale amore…

 Una lacrima,tacita,scivola sulle gote dell’anima

 e,penetrando nelle rughe del cuore,

muore,alla fine,sulle mie labbra,

madide di sale,di mare,di te.

 Seduta ancora sulla battigia,

 aspetto onda di Luna…

 Volto d’opale,m’appare…

 Indossa un diadema di stelle e,salendo su scale d’argento,

 s’asside,regina,sul trono del cielo notturno.

 Tra le sue mani,il libro dei miei ricordi…

 lo chiude…

 nell’alambicco del cuore distilla

 parole di mare,di sogno, parole di noi,complici amanti.

 Tutto cancella l’edace Tempo…

 ma la tua memoria,voce d’ormai passata passione,

 s’aggrappa…prepotente,lasciando indelebili graffi d’unghia del nostro passato

 sulla spiaggia del mio cuore…

 AMARCORD…