“Quando non piove”
Di Lorenzo Spurio
Pianterò la borragine
un giorno di luce, che non piove.
Cercherò nel seme fino e sperduto
la lanugine che lo arricchirà.
Penso di addolcire l’aria che gira
col verde delle foglie che pendono
e l’odore che arriva di freschezza.
Solo tuo, tu che parti nascendo
nel terreno misto/nella vita che instillo
allorché i petali violacei
agghinderanno il tuo abito d’inverno.
Non s’ha da forzare il tempo dei cicli;
io so che l’aria è motivo d’ossido
nel metallo che s’arriccia a scaglie.
Ecco, allora, che non ha da piovere:
se interro il seme della futura vita
la melma non s’ha da creare
meglio sperare nel sorvolo cauto
di file di nuvole, lunghe come vassoi
dove non appoggi più nulla.
La miscela degli odori si compirà
lì, tra l’abete cagionevole che ancora
tossisce e solerte ingorda lo spazio
e la testa arruffata del timo
che sbalza coi refoli d’aria.
Al limitare del muricciolo,
scacchiera infinita per api,
nelle foglie-coperta rifulgi.
La malva deporrà la corona.
(Poesia tratta da Pareidolia, silloge inedita)