LA SCOGLIERA 

La pace su quegli scogli.

Lo sgomento primitivo dell’immenso 

l’istinto di libertà sommerge nostalgie e speranze. 

Il mare come un’immenso spirito ;

saperlo ascoltare , capirlo,apre in noi qualcosa di grande.

Quanta pace e malinconia , rilassezza.

Il silenzio della sera rotto dallo sciabordio delle acque , 

in un antirivieni eterno,naturale , dolce tanto che la nostalgia 

non è nemmeno più dolorosa .

Una insimante brezza mi sospira sulla pelle ,

mi scuote dal mio torbore, mi fa rabbrividire.

E piangendo lacrime di sale , piccole perle amare dissolversi 

nell’abissale profondità del mare .

Fantasmi azzurri senza nome si spengono spruzzando una funerea canzone,

il cui eco lascia strascichi d’inquetudine nel mio cuore.

Un gabbiano grigio , trascinato dal maetrale da lontano mi grida qualcosa …..

ma purtroppo non lo sento e mentre mi volto , il suo grido se lo porta via il vento .

E quasi lo vorrei seguire, ma so di non poterlo fare : 

Non sono nata gabbiano, non so volare ! 

(Maria Renata Paolinelli