OLTRE

Non cercarmi

durante le sere del gelido inverno,

non cercarmi

nel chiassoso mercato tra aromi e colori.

Non cercarmi

seguendo l’intenso profumo di zagare in fiore

e di ginestre, nelle laviche terre.

Non cercarmi

nell’alba che timida riflette le sue tinte rosate.

E non farlo

mentre il cielo si tinge di fuoco all’imbrunire

e si immerge giocoso nell’amplesso col mare.

Non mi troverai.

Son distante dal mondo che gira

sono etereo vapore, nebbia fumosa

che tutto nasconde e distorce.

Sono lì, oltre la siepe spinosa,

oltre quello steccato tarlato e cadente.

Ho lasciato sepolti i miei sogni

dentro i cassetti di un vecchio comò,

 tra candidi lini

di ricami adornati e orli frangiati,

tra avite ricchezze e silenziosi diari.

Ho lasciato spaiate le scarpe

e polvere sul mio pianoforte

cumulata tra i tasti pigiati ogni giorno.

Non cercarmi

non farlo

non devi.

È lento quel tempo che scorre,

e di me nel ricordo

un sorriso sarà.