TEMPO ANDATO

Ti ho cercato nelle

notti di luna,

dispersa in un

oceano impazzito

naufragando tra le

onde del mare,

rifugiandomi in un

angolo del cuore

senza cedere

al dolore

con la voglia matta

di gridare.

Come un gabbiano

ferito

indotto a garrire

nella buia notte

impaurita

su uno scoglio

poggio le pesanti ali.

Un’onda anomala

mi spinge a spiccare

il volo

e sulle oscure acque

torno a planare.

Cerco ancora

dopo la lunga notte

senza luna

la dorata luce

del mattino.

E come una fenice

che, dalle ceneri

risorge,

l’alba allevia

ogni ferita

e dal dolore forgiata

spiego le ali

e ritorno a volare.

Maria Concetta Ucciardi