Il bagliore del fuoco, materia che vive ed è presente ogni giorno, rappresenta una delle parti più importanti come mezzo per la nascita, e la creazione di una delle arti più importanti e conosciute in Italia., il vetro di murano, e Venezia ne è la madre.

Proprio in questi giorni, Venezia è sotto i riflettori delle notizie. Dopo anni, l’UNESCO ha deciso di far entrare nel suo patrimonio artistico culturale, la lavorazione delle perle di vetro.

Ma quando si parla di perle veneziane, non si allude al solo aspetto artistico oggettivo, quando si nomina Venezia e le sue perle, si apre una porta su di un immensa storia che abbraccia secoli di Arte, dedizione, crescita e competenza.

In questa precisa dote, che conta più di trecento artisti artigiani, coloro che hanno fatto di un arte sopraffina il loro cammino di vita, hanno portato nel tempo, senza mai esasperare, la nascita di tesori preziosi, con il quali difendono in modo sublime la loro tradizione, e soprattutto abbracciano quel senso di sano patriottismo nazionale.

Come vuole  ogni processo di lavorazione, dobbiamo ricordarci che tutto inizia dalla propria mente.

È esattamente  un concepimento sacro, dove intimità e fedeltà portano alla luce un pezzo all’apparenza inutile fino a farlo diventare un cimelio da difendere e far vivere negli anni a venire.

Tutto ciò che circonda la ricerca, la predisposizione  alla creazione si definisce in fine come un ampio preludio che consiste nel  tradurre la materia stessa in un evoluzione tangibile sorretta dalla forma elegante che splende senza troppi sforzi e vive in ogni passo, a cavallo di strumenti potenti quale i talenti innati e devoti nel tempo.

Si giunge così a salvaguardare questa realtà, fatta di vere e proprie rarità, legate sempre e comunque a tradizioni tramandate di generazione in generazione.

Il peccato più grande, sarebbe quello di non saper riconoscere dal piccolo, la vera grandezza di un Arte che vive a favore di coloro che amano dare forma alla sovranità, che regna nel loro linguaggio di vita, incastonato da centinaia di colori  perduti in quella che si percepisce essere l’unica via d’uscita da  guerre per il potere, quando il potere non ha potere , ma solo meraviglia.

Davide Schiano – ” Sapere e Dintorni”

Febbraio 2021

DI TUTTO IL BUONO CHE C’È

Bagliori,

che dalle piccole strade si  intravedono.

Le fiaccole, stanno per spegnersi,

dando  spazio a un nuovo dì, che si fa strada,

nei rumori indistinti,

negli innocui e torbi  fiumi di nebbie,

… dei canali ancora assopiti.

Un fuoco riconoscerà in sé  il dovere di

cullare all’infinito i colori della vita.

Forma e passioni.

Fantasia e mani abili al dettaglio.

Suonerà di melodia tutto quello che di buono saprà crescere.

Raffinati e colorati  vagiti ora,

danno al futuro…

… ragion d’essere.

Davide Schiano – Febbraio 2021

© Tutti i diritti riservati.

” Sapere e dintorni”