Uscirà nel mese di Settembre la raccolta di monologhi “Tiresia, monologhi per attori” del poeta e scrittore Francesco Billeci. La prefazione è stata curata dallo scrittore Antonio Barracato e la copertina dall’artista Alessandro Lombardo. La raccolta comprende i seguenti monologhi teatrali sia in lingua italiana che in lingua dialettale: Tiresia, Corona Virus, Il Risveglio di Eva, Ericlea cunta l’Odissea, Stalking, Vuci ri fimmina Immigrata, Le teste di Moro, Medusa, Monologo d’amore, Monologo siciliano, Mai chiu Veronica, Fogghi sparsi, Monologo sugli Ebrei, L’amore non ha sesso, Dentro la tana dell’orco, Il segreto dello scoglio di Marsala, Pane Pizzo e Libertà.
Nell’opera dedicata a Tiresia, presentata di Francesco Billeci, l’autore prendendo spunto dalla vita dell’indovino greco e tratta in maniera alquanto originale il tema del pregiudizio che in genere legato a tutto ciò che appare inchiodato agli stereotipi di una società pseudo-moralista, e sembra essere presente in qualsiasi comunità sin dalla notte dei tempi. I pregiudizi nascono da opinioni preconcette, generalmente non fondate su fatti concreti o reali, ma che scatenano comportamenti ingiusti, più o meno gravi, soprattutto nei rapporti sociali. L’opinione pubblica, così, diventa una miscela di follia, di debolezza, di sentimenti sbagliati, di ostinazioni che assediano chi, non solo è vittima di un destino avverso, ma riesce a trasformarsi in capro espiatorio di una società malvagia e indifferente. La gente, spesso, giudica gli altri sul modello dei propri limiti, diventando dannosa e priva di ogni concreta lucidità, dimenticando che il bersaglio su cui si emette un giudizio è dotato di emozioni, di orgoglio e vanità.
Viaggiare, viaggiare nel senso più ampio del termine, anche ad esempio nel mondo della conoscenza è importante per allontanare bigottismi e ristrettezze mentali, poiché il disprezzo senza giudizio critico nasce quasi sempre per mancanza di comprensione e di puntuali valutazioni.
Quanto poco vedono ciò che è, coloro che danno le loro frettolose sentenze basandosi solo su ciò che sembra!
La verità, infatti, è spesso una lontana e dannosa visione per l’uomo che si ostina a non voler scoprire o, peggio ancora, decide volutamente di nascondere.
Il più grande amico della verità è il tempo, il suo più grande nemico è la mancanza di obiettività, e il suo compagno più fedele è l’umiltà.
Il più importante e grande dei piaceri che un uomo possa avere al mondo è scoprire nuove verità, aprire nuovi orizzonti; il passo successivo è lo scuotersi di dosso la ruggine castrante di vecchi pregiudizi. Altri temi affrontati sono “La violenza sulle donne”, “l’omofobia”, “La mafia”, “Il Bullismo”, “Le leggende delle teste di Moro”, “Lo Stalking” e tanto altro ancora.