La mia recensione al toccante e commovente racconto di Paolo Maniero “ La lacrima del ricordo”.
Questo scritto ha ricevuto la menzione d’onore al prestigioso concorso letterario Amori sui Generis Associazione Culturale Letteratura & Dintorni Città di Grosseto (anno 2021).
Protagonista assoluto del racconto è l’amore! Siamo di fronte ad un rapporto che abbatte qualsiasi barriera per raggiungere un solo obiettivo: il consolidamento di una amicizia vera e profonda.
“/Ho fatto di te mio amico e ora sei per me unico al mondo …/” ( Piccolo Principe Antoine de Saint-Exupéry)
I protagonisti di questo scritto sono: Giuseppe e Fulmine ( quest’ultimo un cavallo meraviglioso dal manto nero come la notte).
Immergendoci in queste pagine, abbiamo quasi l’impressione di respirare, abbracciare, vivere le emozioni che Maniero desidera condividere con noi lettori.
La scrittura è molto scorrevole, semplice, ma mai banale; è un linguaggio elegante che sposa molte citazioni letterarie , artistiche, mitologiche e non solo.
“/ Bello come il cavallo scalpitante di De Chirico / Esuberante come Pegaso, il cavallo alato di Zeus, nato dal sangue di Medusa / Su via fuggiam, vivrem come cavalli liberi dai recinti di ferro …/”
Questo è il racconto della speranza, dei sogni, dei desideri che si avverano nonostante tutte le difficoltà della vita.
Questa narrazione rappresenta una forte testimonianza per chi crede di non farcela più, per chi pensa che non ci sia una via d’uscita … e invece l’autore questa via d’uscita riesce a trovarla e, con la sua innata sensibilità, la offre in dono proprio a noi, e lo fa attraverso le sue penetranti e incisive parole.
Si può rimanere soli, ci si può ritrovare senza lavoro, pieni di debiti, ma nessuno mai ci potrà rubare la voglia di rialzarci, di reagire, di combattere, di andare avanti usando una sola arma, quella più potente: l’amore.
Giuseppe, come tanti ragazzi, si ritrova disoccupato ( pur avendo una laurea in filosofia) si ritrova senza i genitori, con una fattoria di famiglia da gestire , tantissimi debiti e un futuro colmo di incertezze. Ma Giuseppe non è solo, al suo fianco e nel suo cuore c’è il suo migliore amico: Fulmine.
Per aiutare il suo cavallo ( vittima di un grave incidente che ha compromesso l’osso sesamoide distale e la falange intermedia) Giuseppe sacrifica la sua vita, il suo tempo, le sue passioni per dedicarsi completamente al quadrupede sofferente.
“ /La morte è inverosimile perché quello che succede dopo non è raccontabile. E allora fino a quando non senti bussare i primi colpi, non ci credi …/” ( Fruttero)
Maniero nel suo racconto cita Giovanni Pascoli “/ Piove sempre sul bagnato/ lagrime su sangue, sangue su lagrime …/”
Ma è pur vero che “ Nulla impedirà al sole di sorgere ancora , nemmeno la notte più buia …/” ( K.Gibran)
Molte volte non riusciamo a trovare delle spiegazioni logiche ad eventi che travolgono la nostra esistenza in senso negativo, ma altrettante volte questi eventi si chiamano: miracoli.
A me piace dare una definizione personale alla parola miracolo: manifestazione intensa di amore.
I due protagonisti affronteranno delle dure prove, supereranno gli ostacoli più pericolosi e dimostreranno al mondo che nulla è impossibile se crediamo veramente in noi stessi.
Ci sono tante vie, tante strade per raggiungere la meta desiderata; ci sono modi scorretti, persone scorrette, corrotte, che venderebbero la propria dignità pur di fare soldi. Giuseppe è l’esempio della lealtà, di quella società pulita che sembra quasi un’utopia, Giuseppe fa la differenza. Giuseppe non vuole regalato nulla, Giuseppe mette l’amore davanti alle sue scelte di vita.
“ / Io sono il padrone del mio destino/ Io sono il capitano della mia vita …/” ( William Ernest Henley)
Leggendo tutto il racconto capirete a quale contesto io mi stia riferendo.
E … se nella vita tutto torna, mi sa che il nostro protagonista rappresenti appieno la personificazione di questo concetto!
Consiglio la lettura di questo racconto assieme ai propri figli e/o nipoti perché le intense emozioni che ne scaturiranno saranno un valore aggiunto nei confronti di un amore incondizionato verso gli animali.
Complimenti all’autore Paolo Maniero. Recensione a cura di Alessandra Di Girolamo