IL GRANDE AMORE

Alla fine mi hai lasciato
Mio grande amore, senza moine
Ho dovuto raccogliere la tua crudeltà
Mi hai tolto tutte le possibilità
Ed ora devo ricominciare
Vent’anni passati invano, da zero.

Sono a spasso con una stolida
Riesce ad imbarazzarmi oltremodo
Esce con me, si butta sugli altri
Cova un profondo risentimento per i maschi
Leggiadri, caterpillar, banali, inopportuni
Ubriacati da incontrollata libido.

Rintoccano le campane della Chiesa
Ti attendo fremente con il mazzetto
Non sento nemmeno il calore di’agosto
Ti vedo bianca, bellissima, unica e uguale
Una splendida casa ci attende
Una prole armoniosa e soddisfacente.

Pretendi che assecondi il capriccio
Ormai sono solo un peso
Non andrò in soffitta
Non dividerò la nostra casa con un muro
Fuggirò, andrò via, lontano da te
Raccoglierò i miei cocci e briciole.

Ho la testa di ferro
Ma mostro leggiadria,
Il cuore tagliato
Compostezza
Lascerei il pianeta marcire
Passione per le cose.

Sono un notturno vagabondo
Incappo facilmente nelle stranezze.

Guardo una donna al bancone
Sta bevendo con le amiche
Quanti anni son passati. Possibile?
Mi guarda, mi sento scomposto
M’allaccio le scarpe, m’abbottono
Respiro, mi tonifico, m’avvicino.