BOLLA DI SAPONE
Chiusa in una bolla di sapone
sola e consapevole della mia prigionia,
osservo stupita
quello che all’esterno mi fa paura.
Basterebbe un dito, un soffio
per tirarmi fuori
da questo labirinto di solitudine,
ma è più facile restare che andare.
Chiusa in questa bolla di sapone,
vittima e carnefice di chi mi ama,
con presunzione osservo
la mediocrità degli altri
che mi rende insicura e schiava
di questa prigionia.
Basterebbe un dito, un soffio,
ma temo il fallimento
e mi accontento di questo surrogato
di felicità.
Dal mio libro “Diversamente poeta” URSO EDITORE