Alessandro Scialpi, poeta e scrittore, nasce a Pinerolo in provincia di Torino, il 6 Giugno del 1977 residente a Mesagne (BR) (candidata alla “ Città della Cultura 2024 “). Dal 2019, l’anno in cui ha deciso che la poesia era la strada che l’avrebbe rilanciato nel suo ( io ) si dedica con gran passione ad essa. Scrivendo ad oggi più di trecento poesie e la maggior parte di esse sono già collocate nel suoi libri. Ben cinque silloge: “Le orme del poeta 2019” in cui usa un linguaggio che si avvicina al suo mentore: Giacomo Leopardi, l’anno successivo pubblica “Le orme del poeta Volume 2”. Nel 2021 tra una poesia e l’altra si dedica alla scrittura romanzesca, partorendo il suo primo romanzo: “Il Dono Inaspettato”. Nel 2022 sono due le silloge in uscita: “Le ali dell’amore” e “La culla dell’anima” ed in ultimo nell’anno solare  2023: “La culla dell’anima (Cuore Scoperto)”. Verso la fine dell’anno 2022, decide di fondare  l’associazione Artistico Cultura “ Le Orme Viandanti “, di cui è il presidente. Organizza la prima edizione del “Festival delle Emozioni (Colori di Parole)”, coadiuvato da un altro poeta e scrittore amante della scrittura e l’arte in genere. Un successo a dir poco grandioso per la presenza di quadri di altissimo valore di pittori contemporanei e poeti altrettanto eccellenti. Partecipando a vari concorsi letterari, ha vinto vari premi ed alcuni di prestigioso valore come: premio Alda Merini classificandosi tra i primi dieci finalisti, due primi posti nella sezione Cortopoesia creata dal Dott. Antonio Barracato e la Professoressa Dorotea Matranga due grandi poeti e scrittori. Vincitore assoluto del premio Letterario Internazionale Arcaista e primo classificato per la sezione silloge, proprio con la sua ultima creatura “La culla dell’anima (Cuore Scoperto)”. Tre secondi posti di cui due nei concorsi online ed uno al Premio di poesia (Un mare di versi) seconda edizione in quelli di Marzamemi in Siracusa. Un terzo posto al concorso Arte/Emozioni Totò e noi, ancora vari premi della giuria e menzioni d’onore di cui l’ultima menzione d’Onore l’ha ricevuta da A.L.I. Penna D’autore per la sua poesia (Eterno Infinito) partecipando alla Sez. Maestri di cui fonte d’ispirazione, è stato il suo mentore Giacomo Leopardi. Ricevuti diversi Diplomi d’eccellenza e Plausi Letterari. Iscritto nell’albo d’oro dei poeti di Cefalù e nominato dagli stessi Responsabile alla cultura Regione Puglia. Nominato Cavaliere dell’ordine di Dante Alighieri dalla Repubblica dei poeti.

Sinonimo di pace e contrario di guerra

Sono qui seduto sull’emisfero della vita o forse no.

Tutto fermo agli occhi, tutto tace, ma non alla mente.

Ogni cosa si muove tra le onde ancestrali del tempo

Tra vorticosi sospiri di stelle ed ella sorriso notturno.

Al tepore manto, sinuose creature si cullano al richiamo

Del silenzioso fragore di vento al di là d’ogni vissuto

Lasciandosi trasportare al nuovo giorno di speranza.

Fievole ancor di luce per chi non ama l’odor di pace.

Lì, non molto lontano tra l’interminabile spazio visivo

Strane sensazioni contemplano il mio io restio umano,

 Galattico nell’essere, ma evidente d’arte disumana.

Ingaggiando duelli cosmici al di là dell’esoterico destino.

Ignaro è colui che, temendo l’oscurità non sa riflettere.

A te luna che della notte ne cogli ogni senso e splendi

Dimmi chi sono e sarò tuo, fa che di questo infimo mondo

Io, l’uomo, ne concepisca l’essenza di vita e al mare, rifletto.

Maledette scarpe rosse

Sono qui tra il cielo tinto di stelle intenta a sognare

Quel giorno in cui come primula di primavera

Sarò dipinta dai suoi colori sfumati d’arte stagione.

Dormiente ed inesorabilmente sfatta dal desiderio

Che tu un giorno, forse capirai la mia natura errante,

Ma mai priva del mio essere donna, amante.

Ti cerco tra le illusioni del tempo quello a te astio

Nel capire che ciò che ci unisce è pur sempre infinito

Nelle mura erte dalle parole io e te, famiglia.

Aspetta, ascoltami dai son qui fammi ballare

Tra i roseti non saranno le spine a farmi del male

Perché ci sei tu amore, ad insegnarmi a volare.

Fammi assaporare quel nettare di madre

Sii per me vita e mai solo inutile speranza

Usami, ma non stropicciare le mie carni.

No, ti prego…

Aspetta, aspetta. Non recludermi dal sogno

Maledette scarpe, non vuoi proprio farmele indossare.

Buonanotte luna, brillo con te e continuo a sognare.