Umberto Donato Di Pietro nasce a Roma, il 16 di aprile 1938. È stato controllore del traffico aereo a Ciampino e Fiumicino

Ha esercitato l’attività di commercialista, scrivendo alcuni trattati fiscali, tra i quali, “Del ricorso Tributario”. Consulente del Tribunale civile e penale di Roma.

È scrittore e poeta. Innamorato delle donne, della poesia ma, in special modo, della sua città. Nei suoi testi ritornano spesso spaccati di vita vissuta, in particolar modo i bombardamenti di Roma del 1943.

Roma, San Lorenzo, 19 luglio 1943

Ero appena un cucciolo.

Tempo in cui usavo correre

dietro una palla di carta.

Nella spensieratezza, pensavo

fosse sempre primavera.

Vision permane in mente mia,

incubo di lunghe notti insonni.

Fu allora che, fratricida rabbia,

spianò blocchi di case in

dedalo di serpeggianti vicoli,

come stradine di agreste villaggio,

in mezzo a sbilenchi muri che

non giungevano al primo piano.

A stento, resistevano alla spinta

delle macerie di fango impastate

e ciuffi d’erba, a tratti smaltate.

Intero rione in briciole, come deserto

di sale dal mare abbandonato.

Leggero, acre fumo, dal suolo esalava.

Le prime ombre del vespro scivolavano

lungo le facciate delle martoriate case.

Languidi, da bronzi invisibili, scendevano

cadenzati rintocchi a ritmo esitante, a

ineguali intervalli, dalla vibrazione stanca.

Era notifica triste, il sentore dell’amore,

il rumore della vita, erano stati soppressi.